Devo al professor Margaritti, docente di Antropologia filosofica, un pensiero che recentemente è stato ripreso e ampliato anche da altri. Il film dedicato all'inventore della bomba atomica me lo ha ricordato. Ogni volta che ciascuno di noi si appresta a fare qualcosa...
Medical humanities
Resistenza e resilienza
C'è una grande differenza tra resistenza e resilienza. La prima è sia dell'uomo sia degli oggetti. Si resiste a qualcosa che vuole deformarci, farci cambiare, a qualcosa che ci colpisce, cercando di distruggerci. Mi vengono in mente i disperati versi di resistenza...
La malattia non è una guerra
Esiste nel gergo giornalistico, non certo in quello medico, l'abitudine a utilizzare le "parole della guerra" per descrivere lo stato di malattia. "Combattere contro il male", "perdere la battaglia contro il tumore", "lottare tra la vita e la morte" ne sono esempi....
Una vita larga
E' interessante come ci si accanisca a desiderare una vita la più lunga possibile, quasi che la lunghezza fosse il parametro con il quale si misura la felicità. Le modalità di misurazione dello spazio applicate alla qualità del tempo sono ridicole. Lo spazio si misura...
Saggezza e prudenza
Col passare degli anni non ho acquistato saggezza, piuttosto ho incrementato le competenze (clinica, informatica, botanica, culinaria). Con gli anni ho perso abilità, soprattutto motorie e sensoriali. Mi chiedo perché io non riesca, invecchiando, ad avvicinarmi al...
Il paziente è paziente
Come Oliver Sacks nel suo libro "Su una gamba sola" mi sono ritrovata con una frattura al femore, costretta a letto e affidata quasi totalmente alle cure di estranei. E' stata un'esperienza importante per me, sia dal punto di vista umano che professionale....
Oggettività in medicina
Penso alla medicina delle evidenze e alla sua pretesa di oggettività.Non si può essere osservatori "oggettivi" di un altro essere umano. Lo si può essere di un fenomeno naturale, di un oggetto appunto, non di una persona. Oggettività ha bisogno di cose misurabili, con...
Mendel al cimitero
Nella mia prima infanzia la passeggiata dei pomeriggi d'estate era verso est, al cimitero. Lì, da una certa età, che è poi l'età nella quale si inizia ad avere veri lutti, le donne del paese vanno ogni giorno per controllare che "tutto sia in ordine" e che le tombe si...
Il paziente negante
Chi si dichiara sereno, privo di qualsiasi forma d'ansia, del tutto in grado di controllare le avversità della vita mi ha sempre messo in sospetto. I casi sono due: o mente o non ha alcuna capacità di guardarsi dentro. In realtà ciò che accade, e l'ho visto ripetersi...
Perché non ho scritto per molto tempo di voce
La scorsa settimana una mia paziente, dopo avermi detto che da tempo seguiva il mio blog, mi ha chiesto come mai non vi scrivessi di voce da molto tempo Ci sono molte ragioni per questa mia mancanza nei confronti degli amici che di voce vivono o che la curano ma due...
Lettera ai miei pazienti in tema di mascherine
Desidero esprimermi in tema di mascherine, ragionando sul loro utilizzo ora che la normativa sta cambiando. La prima considerazione è la più ovvia: siamo esasperati, stanchi, provati dalla loro costante presenza nella nostra vita. Come ogni costrizione, che sia un...
Il mio amico Marcel
Da quando sono adolescente ho nel cuore due autori francesi: Baudelaire e Proust. Li ho conosciuti al liceo, nel corso di lingua francese, e ho da subito sentito per loro un’attrazione fatale. Naturale avere cercato di entrare nella loro intimità, come si fa con chi...