Silvia Magnani

La cura come maternage esperto

La cura prevede atti di manipolazione finalizzata, che possono divenire atti di maternage esperto. Alcuni di questi atti sono legati all’alimentazione, altri all’igiene fisica; molti invece sono indipendenti dai bisogni elementari del neonato. La madre e il bambino hanno la necessità di toccarsi, guardarsi e ascoltarsi reciprocamente; questa necessità, che è innata, è in parte soddisfatta dalle cure obbligate, ma mai da esse esaurita. Nell’interazione la madre guida il piccolo alla conoscenza di sé e del mondo.

  • Toccandolo lo aiuta a conoscere e lo spinge a toccare a sua volta, esplorando e conoscendo il mondo esterno.
  • Guardandolo ne dirige lo sguardo e lo porta a relazionarsi agli oggetti nello spazio.

In questo influenzamento (che non è mai unidirezionale) si sviluppa, poco alla volta, nel bambino la capacità di capire e di comunicare che gli permetterà di riconoscere, nominare ed evocare.

Durante la giornata, all’interno delle normali attività di maternage, tocchiamo e guardiamo spesso il bambino perché:

  • dal contatto il bambino riceve conforto e rassicurazione
  • durante la manipolazione il viso della mamma è il miglior  indicatore delle emozioni che colorano il loro rapporto
  • la voce della mamma guida nell’interpretazione della comunicazione e il suono del linguaggio può iniziare ad avere significato.