Silvia Magnani

Ricomporre in un abbraccio

I bambini hanno bisogno di essere abbracciati. Lo sappiamo tutti ma spesso ci dimentichiamo che per un neonato e poi per un lattante, essere tenuto in braccio non è solo un bisogno ma un diritto.
Uscito dal ventre materno al neonato non basta essere vrappato come un kebab e neppure si accontenta di un cuscino riduttore per la culla. Ha un disperato, impellente bisogno di essere tenuto tra le braccia. le braccia di una persona viva.
Solo lì può ricevere conforto dal calore, dal battito cardiaco, dal muoversi del torace che respira. Tutte sensazioni vivificanti, rassicuranti e ben note.
L’Holding, il sentirci riuniti in un abbraccio, con la mamma che riporta al tronco gli arti e ci racchiude con dolcezza è la base del nostro autopercepirci come unità.
Penso al senso di smarrimento, di dispersione di quel Sé nascente che si può provare quando, appena usciti dall’utero, le braccia e le gambe non trovano contatti, quando si annaspa nel vuoto. Quando la abituale postura in flessione raccolta viene ricercata e non trovata.
Ecco che l’holding ricompone, riunisce, conforta e protegge.
Il Sé nasce da lì.