Silvia Magnani

Primi segni di disfonia infantile

Un uso affaticante della voce nel bambino ha nell’aggravamento frequenziale il primo sintomo percettivo, ma, se all’inizio la voce dimostra solo un calo frequenziale, nel tempo la tendenza a reagire con edema (e aumento della massa cordale!) ai traumi e alla fatica in generale, associata all’immaturità del legamento vocale e alla frequenza di modeste e asintomatiche laringiti intercorrenti[1], induce alla stabilizzazione di quadri infiammatori che possono molto facilmente dare origini a noduli cordali. Questi ultimi, quando si sviluppano, sono a base di impianto larga, comprimibili, almeno nella fase di esordio, ma impegnativi nelle dimensioni. Più tardi, con l’aumento della consistenza, essi rendono impossibile il mantenimento dell’adduzione cordale e destabilizzano l’accollamento tra i bordi liberi. A una brutta voce, gravata da fuga d’aria, si alternano momenti di vera e propria impossibilità fonatoria.

 


[1] La presenza di patologie adenoidee agisce come un focolaio di infezione cronico, determinando un certo grado di infiammazione subclinica.